E' una patologia ad insorgenza spontanea, con una maggior prevalenza nelle donne. La patologia si sviluppa in vari gradi che portano progressivamente al peggioramento della visione centrale. La diagnosi del foro maculare, nei primi stadi, può essere molto difficile soprattutto quando ci sono dei problemi concomitanti come una degenerazione maculare. Sintomi del paziente, come un'alterazione della vista centrale, e segni clinici, come drusen o un anello intorno alla macula, devono portare all'esecuzione di alcuni esami come la fluorangiografia e l'OCT per una diagnosi precoce. Circa nell'90% dei casi si ha una chiusura del foro e nell'80% un recupero visivo. Il rischio di sviluppare questa patologia nell'occhio controlaterale è di circa il 10%. L'intervento eseguito per il foro maculare è la vitrectomia, con l'asportazione della membrana, che provoca la trazione sopra la macula ed all'introduzione di una bolla di gas o di silicone per mantenere attaccati i margini della retina.
Il distacco di retina (DR) avviene nella maggior parte dei casi per una rottura di un foro nella retina, che comporta l'ingresso di liquido sotto lo spazio retinico. Il Distacco di retina è una condizione urgente e deve essere riconosciuta e trattata nel minor tempo possibile. Le indicazioni chirurgiche sono un DR regmatogeno dovuto a rotture o fori, DR trazionale dovuto a membrane vitreali come nella retinopatia diabetica proliferante e nella PVR secondaria a distacco di retina inveterato. Le procedure chirurgiche da eseguire possono essere una pneumoretinopessia, il cerchiaggio e la vitrectomia.
Le membrane epiretiniche (MER), conosciute come puker maculare o cellophane maculare, è una patologia caratterizzata dalla crescita di una membrana sulla macula. Si pensa che questa condizione sia caratterizzata dalla crescita di tessuto fibrotico sulla macula che provoca un'alterazione della vista centrale. Le MER di solito creano una contrazione del tessuto retinico con una distorsione della vista. I pazienti riferiscono una visione centrale più o meno distorta in base alla gravità della patologia. L'intervento che viene utilizzato è la vitrectomia. L'intervento porta ad un graduale miglioramento della vista, che ottiene i suoi massimi benefici dopo circa 3-6 mesi dalla chirurgia.
Nella vitrectomia si eseguono tre piccole incisioni sulla sclera per poter applicare una cannula per l'infusione, una luce ed un vitrectomo. La luce serve per visualizzare bene la retina all'interno dell'occhio, la cannula serve per mantenere una pressione costante all'interno dell'occhio mentre si asporta il vitreo, il vitrectomo serve per la rimozione del vitreo. Questa procedura viene utilizzata, con molto successo, in tutti i casi in cui si deve accedere alle strutture al di sotto del vitreo.
Per il trattamento delle vitrectomie, del peeling delle membrane epiretiniche, del distacco di retina, del foro maculare. Apparecchi utilizzati: Alcon Accurus - Stellaris Bausch & Lomb, Pentasys