La fluorangiografia è un esame di routine molto diffuso ma invasivo; dovrà, quindi, essere valutata la funzionalità cardiaca e quella renale e, soprattutto, va accertato se si è allergici al mezzo di contrasto. L’esame viene effettuato a digiuno, ma si consiglia di effettuare una colazione molto leggera (evitando però latte e caffè).

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Viene iniettato con una siringa un liquido in vena che, sciogliendosi nel sangue, consente di visualizzare eventuali anomalie della retina. Questo liquido si chiama ‘mezzo di contrasto’ - può essere la fluoresceina o l’indocianina verde - e si utilizza a seconda della patologia da studiare. Dopo la dilatazione delle pupille, si pone il paziente di fronte allo strumento; quindi viene iniettato il mezzo di contrasto in vena e vengono scattate una serie di foto che saranno studiate dal medico per evidenziare anomalie. Il mezzo di contrasto viene poi eliminato dal corpo tramite l’urina che, nelle ore successive, assumerà un colore più scuro del solito.

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Fluorangiografia

La fluorangiografia è un esame fondamentale per lo studio della retina e della coroide . Serve anche come guida per il trattamento delle patologie retiniche mediante laser argon. Infatti tale esame consente di mettere in evidenza le aree non irrorate (ischemiche) e lesioni provocate da nuovi vasi che si sviluppano a causa di carenza di ossigeno. In sostanza funziona come una mappa: consente al medico di colpire con maggiore precisione le zone malate col raggio laser.

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